Di: giorgio rapone

Finalmente anche in Italia cerchiamo di mettere in evidenza i siti ed i reperti preistorici a dimostrazione del processo di ominazione che ha consentito all’umana gente ad evolversi e differenziarsi dalle altre antropomorfe.
Anche in questa vostra esposizione accennate a reperti del paleolitico con selce, ossidana, conchiglie forate e denti di cinghiale quali ornamenti a collana.
Dette lavorazioni venivano barattate anche con gruppi di cromagnoidi a distanza e forse anche prima con i primi Sapiens.
Ho ritenuto opportuno chiamare l’uomo del paleolitico “Homobaratto” poichè detta attività fù certamente determinante per dare corso a quel processo evolutivo che ci ha portato nel bene e nel male ai giorni nostri.
Nel centro di ricerca della Georgia University si è potuto accertare che lo scimpanzè (antropomorfa più vicina a noi) non è interessata al baratto e tanto meno al possesso delle cose. La transazione e lo stimolo al possesso sono caratteristiche prettamente umane che ci distinguono da tutto il mondo animale.